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Oncologia e Dermatologia istopatologica
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La
regola ABCD-E
Fino agli anni 60-70 la diagnosi del melanoma era basata
sulla sintomatologia clinica, ossia sul prurito, l´ulcerazione
e il sanguinamento della neoplasia, tutti segni che il melanoma
dava di sé quando ormai era già troppo tardi. Invariabilmente,
infatti, queste forme altamente invasive di melanoma conducevano
a morte il paziente, spesso anche a breve distanza dalla
rimozione chirurgica della neoplasia. Questo dato in particolare
ha contribuito a generare nei medici la falsa convinzione
che fosse l´escissione stessa del melanoma a causare la
rapida progressione del tumore, fino all´exitus del paziente.
Oggi, fortunatamente, le numerosissime evidenze relative
all´eccellente prognosi dei pazienti trattati precocemente
hanno definitivamente sfatato il mito della generica "pericolosità"
legata all´asportazione delle lesioni pigmentate.
Negli anni 80 fu introdotta la famosa regola dell'ABCD-E,
formula mnemonica che riassume i 5 caratteri morfologici
clinici più importanti per la diagnosi del melanoma:
• Asimmetria: la maggiorparte dei melanomi sono asimmetrici;
I nei comuni sono rotondi e simmetrici.
• Bordi: i margini dei melanomi in fase iniziale
hanno spesso bordi irregolari e frastagliati. I nei comuni
hanno bordi regolari.
• Colore: i nei comuni hanno una stessa tonalità
di marrone. Varie sfumature di marrone o di nero possono
essere i primi segnali di un melanoma
• Dimensioni sono molto importanti. Un neo con dimensioni
maggiori di 5 mm è esposto ad un rischio più alto di trasformazione
in melanoma.
Un ulteriore parametro correlato a quelli già citati è:
• Evoluzione: è sicuramente il carattere più importante.
La storia di un neo, la sua comparsa o la sua variazione
nel giro di poche settimane o di pochi mesi può cambiare
completamente la diagnosi e la prognosi della malattia.
L'insieme dei segni clinici dell´ABCD-E rappresenta a tutt'oggi
uno standard affidabile per la diagnosi del melanoma, in
quanto consente di riconoscere un elevato numero di tali
lesioni e può essere applicato non solo dai dermatologi
ma anche dai medici di medicina generale impegnati nello
screening di base delle lesioni pigmentate.
Il problema, tuttavia, è che la formula dell'ABCD-E non
è molto specifica; in altre parole, numerosi nevi benigni
possono essere falsamente interpretati come melanoma. L'ABCD-E,
quindi, anche se affidabile ed utilizzato ancora oggi in
tutto il mondo, permette di diagnosticare un buon numero
di melanomi, ma a costo d´innumerevoli asportazioni, il
più spesso inutili, di nevi comuni.
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