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Oncologia e Dermatologia istopatologica
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Introduzione
"NESSUNO DOVREBBE MORIRE DI MELANOMA"
(B. Ackerman)
"il melanoma scrive il suo messaggio e tutti lo possono
vedere.
Sfortunatamente, qualcuno vede ma non comprende"
(N. Davis)
Provocatorie ma stimolanti affermazioni che nascono dalla
constatazione che il melanoma cutaneo, sebbene sia uno dei
tumori più aggressivi, è però visibile sulla pelle sin dalle
primissime fasi evolutive e dal fatto che, potrebbe avere
un´altissima percentuale di guarigione, pari quasi al 100%,
se fosse riconosciuto ed asportato tempestivamente .
Di cruciale importanza diventano pertanto l´analisi e l´attuazione
di corrette misure preventive atte a ridurne l´indice di
incidenza e di mortalità.
Fino a qualche tempo fa il melanoma veniva considerato un
tumore raro, il cui riconoscimento spesso coincideva con
l´esito fatale; oggi il progressivo miglioramento delle
conoscenze cliniche e delle tecniche diagnostiche, come
la dermoscopia, consentono una diagnosi precoce della neoplasia
e dei suoi "precursori" con il risultato di prevenire le
disastrose conseguenze della malattia metastatica.
A ciò si deve aggiungere che, attraverso l´acquisizione
di nuovi dati sull´etiopatogenesi del melanoma, siamo oggi
in grado di individuare molteplici fattori di rischio ambientali
ed individuali.
Intervenire su queste condizioni, rimuovendole o riducendone
al minimo il loro effetto, significherebbe diminuire il
rischio stesso di sviluppare la neoplasia.
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