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Oncologia e Dermatologia istopatologica
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Il melanoma

Che cos'è il melanoma?
Il melanoma è il tumore maligno che nasce dai melanociti, cellule responsabili della colorazione della pelle, che si trovano nello strato più profondo dell’epidermide. Puo’ crescere sia in superficie che in profondità ed il rischio che possa diffondersi e dare metastasi è tanto maggiore quanto più alto è il suo spessore. Lo spessore sopra il quale questo rischio comincia ad aumentare è 1 mm.
Il melanoma è sicuramente guaribile solo se viene asportato chirurgicamente nella sua fase iniziale, quando è ancora confinato negli strati più superficiali dell’epidermide.

Epidemia melanoma
Al contrario di ciò che auspica Ackerman, la mortalità per melanoma è purtroppo in moderato seppur continuo aumento nel mondo. Ben più allarmante è l´incremento di incidenza, tanto che il fenomeno viene oggi comunemente indicato come "epidemia melanoma". 
Questo fenomeno non trova corrispettivi in nessun´altra neoplasia; in altre parole, la crescita dei tassi d´incidenza del melanoma è superiore a quelli registrati per tutti gli altri tipi di tumori maligni.
Negli Stati Uniti, ad esempio, le probabilità di sviluppare questa neoplasia nel corso della vita sono passate, negli ultimi 20 anni, da una su 1500 ad una su 75. Con una incidenza di circa 13 casi ogni 100.000 persone, il melanoma occupa oggi il settimo posto fra i tumori maligni più frequenti nell´uomo. Addirittura costituisce il tumore più frequente in assoluto nelle donne fra i 25 e i 29 anni d´età, ed è secondo solo al cancro della mammella nelle donne fra i 30 e i 34 anni. Dati recenti, forniti dall´American Academy of Dermatology, indicano che attualmente sono diagnosticati negli Stati Uniti circa 32.000 nuovi casi l´anno e che circa ogni ora avviene un decesso per melanoma.
In Italia, pur essendo incompleti e frammentari i dati di sorveglianza nazionale, l´incidenza sembra essere più bassa (circa 7 casi per 100.000 abitanti per anno). Tuttavia i 2/3 delle morti per tumori cutanei sono attribuibili al melanoma.

Quali sono i pazienti a rischio di melanoma?
Il melanoma è la neoplasia delle popolazioni di razza bianca; in questi soggetti l'incidenza aumenta in media di circa il 5% annuo, fino al 30% se si considerano i paesi ...
Pur non essendo ancora conosciuti del tutto i fattori etiopatogenetici del melanoma, è ormai noto che le radiazioni ultraviolette solari giocano un ruolo centrale nell´insorgenza di questa neoplasia. Le popolazioni più colpite sono quelle di origine caucasica, in cui l´incidenza del melanoma è direttamente correlata al tipo di carnagione. I soggetti più a rischio sono infatti quelli caratterizzati da carnagione chiara (cosiddetti di fototipo I e 1I), che vivono in paesi più vicini all´equatore e che sono esposti perciò ad una maggiore quantità di raggi ultravioletti. Un esempio che spicca su tutti è quello dell'Australia e della Nuova Zelanda, i paesi a più alta incidenza di melanoma nel mondo, in cui vivono soggetti per la maggior parte di origine anglosassone, gravati perciò, a queste latitudini, da un maggiore danno attinico della cute.
Numerosi studi epidemiologici hanno rilevato inoltre una evidente correlazione fra esposizioni solari acute-intermittenti e rischio di melanoma. Questa correlazione è diametralmente opposta a quella esistente nei confronti dei cosiddetti tumori cutanei non-melanoma, che si associano maggiormente alle esposizioni croniche e continue.

In altre parole, mentre i soggetti più esposti al rischio di epiteliomi squamocellulari e basocellulari sono quelli sottoposti ad attività lavorative all´aperto (contadini, marinai, etc.), con conseguente esposizione cronica ai raggi ultravioletti, i soggetti a maggior rischio di melanoma sono quelli che, per ragioni ricreative, si espongono al sole in maniera acuta ed intermittente. È inoltre particolarmente significativo il dato di una maggiore incidenza di melanoma in soggetti che durante l´infanzia hanno subito numerose ustioni solari, argomento che perciò rappresenta oggi uno dei punti fondamentali delle campagne d´informazione per la prevenzione primaria del melanoma.
La presenza di un elevato numero complessivo di elementi nevici in un soggetto rappresenta l´altro grande fattore di rischio per melanoma cutaneo. Questo significa che i nevi melanocitici sono da considerare oggi dei "premonitori" del melanoma più che dei "precursori diretti" della neoplasia. Il numero totale di nevi di un individuo può essere in parte collegato alle esposizioni solari praticate nell´infanzia e nell´adolescenza, sebbene l´aumentata suscettibilità individuale alla formazione di elementi nevici sembra essere collegata maggiormente ad una predisposizione genetico-familiare. In molti casi questi soggetti sono affetti dalla cosiddetta "sindrome del nevo displastico" (elevato numero di nevi con presenza di diversi elementi clinicamente atipici), che rappresenta forse il più importante fattore feno-genotipico associato al melanoma.

L'esistenza, infine, di una predisposizione genetica al melanoma è documentata da numerose statistiche, le quali mostrano che nel 10% circa dei pazienti affetti da melanoma è presente un´anamnesi familiare positiva per tale neoplasia nei parenti di I grado. Le evidenze cliniche e biologiche sull´interazione dei fattori genetici e dei fattori ambientali appaiono quindi sempre più consistenti. È suggestivo supporre che il melanoma, in una significativa quota di casi, si sviluppi attraverso una "iperattività" geneticamente predisposta del sistema melanocitario, in associazione ad una stimolazione esterna come quella proveniente dalle radiazioni ultraviolette. In estrema sintesi, i soggetti più a rischio di melanoma sono i cosiddetti "rutili", individui a carnagione chiara, capelli rossi o biondi, occhi chiari, con facilità alle scottature solari, difficoltà ad abbronzarsi e tendenza alla formazione di lentiggini ed elementi nevici multipli. La possibilità di insorgenza di un melanoma è inoltre tanto maggiore se nella famiglia di un soggetto con elevato numero di nevi sono presenti uno o più individui che hanno già sofferto di melanoma.