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Terapia chirurgica della calvizie
 


Tecnica Chirurgica


Il numero di capelli che si può recuperare con tale metodologia è estremamente variabile e dipendente da:
· dalla quantità di bulbi presenti per ogni isola donatrice
· dalla loro fase o ciclo vitale (anagen, catagen, telogen)
· dalle condizioni psicofisiche del paziente
· dal numero di sedute previste in relazione all´evoluzione della calvizie.
Comunque trattandosi di strutture contenenti da 1 a 3 bulbi un programma di rinfoltimento con questa tecnica prevede il trasferimento di circa 2.000 bulbi per ogni seduta

VALUTAZIONE PRE-OPERATORIA
Il planning chirurgico, ovvero la pianificazione dell´intervento, riveste un´importanza fondamentale e strategica.
Sono da valutarsi attentamente:
1. l´area donatrice, ovvero densità, prelievi precedenti, il tipo di capelli
2. l´area ricevente, e quindi l´ampiezza dell´area glabra o diradata, il fototipo del paziente, pregressi interventi
3. il numero di sessioni chirurgiche al quale il paziente dovrà sottoporsi.

CENNI DI TECNICA CHIRURGICA
L’intervento che viene effettuato in regime di Day Hospital in modo tale che il paziente possa tornare a casa lo stesso giorno, viene eseguito secondo un protocollo anestesiologico, che prevede anestesia locale, eventualmente associata ad una blanda sedazione.

AUTRAPIANTO A MEZZO LASER
Il prelievo dei bulbi viene effettuato con il laser ad anidride carbonica pulsato, ricavando porzioni di tessuto comprendenti lo strato superficiale della pelle ed il derma con i bulbi geneticamente non predisposti alla calvizie ed un po´ di tessuto sottocutaneo.
Dopo aver sezionato i bulbi con molta cautela, questi vengono impiantati nella nuova destinazione, all´interno di una minuscola fessura creata dal laser CO2 pulsato.

L´area posteriore destinata al prelievo, di larghezza pari a 1, 5 centimetri e di lunghezza variabile, viene rasata : l´area donatrice, dopo il prelievo, verrà suturata con una minuziosa chiusura intradermica destinata a rimanere invisibile, in quanto nascosta dai capelli.

Nell´area ricevente preanestetizzata il chirurgo prepara i microfori destinati a ricevere poi le unità monofollicolari monobulbari.

Una delle fasi più delicate dell´intervento è senza dubbio il lavoro svolto dalla equipe di tecnici che si occupano della separazione delle strisce prelevate e alla loro trasformazione, guidata dall´ausilio di un microscopio e della trans-illuminazione, in unità follicolari.